La scuola in Bosnia Erzegovina dopo le guerre nei Balcani. Processi di conflittualità e di pace in ambito educativo

Autori

  • Luca Bravi Università di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2420-8175/17034

Parole chiave:

storia sociale dell’educazione, Bosnia Erzegovina, due scuole sotto un tetto, scuola etnica, progetti di pace

Abstract

Gli Accordi di Dayton del 1995 segnano ufficialmente la fine delle guerre nei Balcani, ma la situazione di frammentazione politica e di odio etnico conseguente al conflitto continua a essere presente nel contesto sociale in quei territori. In Bosnia-Erzegovina l’attuale politica scolastica porta i segni dell’odio divampato negli anni del conflitto. Questo territorio era una zona multiculturale, in cui convivevano pacificamente comunità musulmane, serbe e croate. Dal 1995 la Bosnia Erzegovina rappresenta un caso di pacificazione realizzato attraverso la diplomazia internazionale, ma che si è concretizzato in una divisione dei confini interni. Due scuole sotto lo stesso tetto è il titolo di un progetto che è nato nel dopoguerra, nella Federazione di Bosnia ed Erzegovina. Questo modello prevede la separazione degli studenti su base etnica e religiosa: nelle classi sono adottati programmi differenti, a seconda dell’enclave di appartenenza. In questo contesto di crescente conflittualità espressa nelle politiche educative, si stanno costruendo tentativi di incontro e dialogo, spinti in particolare dagli studenti.

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Pubblicato

2023-05-29

Come citare

Bravi, L. (2023). La scuola in Bosnia Erzegovina dopo le guerre nei Balcani. Processi di conflittualità e di pace in ambito educativo. Educazione Interculturale, 21(1), 29–36. https://doi.org/10.6092/issn.2420-8175/17034