Aspettando che finisca nelle scuole dell’infanzia di Roma Capitale. Alunni con background migratorio e legami educativi a distanza
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2420-8175/15858Parole chiave:
scuola dell’infanzia, educazione interculturale, inclusione, scuola a distanza, documentazioneAbstract
Il presente lavoro è parte di una ricerca sulle pratiche educative e didattiche relative all’educazione interculturale nelle scuole dell’infanzia, con focus sulle scuole comunali di Roma Capitale. Si presenta qui l’analisi della documentazione prodotta da 238 scuole dell’infanzia durante il periodo di lockdown 2020 (marzo/giugno) in cui si descrivono le attività realizzate a distanza, con l’obiettivo di rilevarvi la presenza e la qualità di riferimenti all’educazione interculturale e allo sforzo per l’integrazione di alunni con background migratorio. Attraverso un’analisi sia quantitativa sia qualitativa di indicatori definiti sulla base della letteratura di settore, emerge che la prospettiva interculturale è raramente presente nel lavoro documentato dalle scuole. Sembra mancare un’esplicita attenzione/azione verso l’inclusione di alunni con background migratorio, nonostante l’elevato rischio di povertà educativa e di marginalizzazione che per costoro ha caratterizzato il periodo pandemico (mancanza di device e connessione, ambiente esclusivamente non italofono, ecc.). Inoltre, solo un piccolo numero di scuole mostra attenzione all’arricchimento reciproco nella valorizzazione delle differenze. Pur considerando la natura eccezionale del periodo pandemico, è importante considerare queste criticità nella riprogrammazione delle attività ordinarie delle scuole.
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