Pratiche di intercultura ai nidi d’infanzia: quali competenze per promuovere il dialogo con le famiglie?
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2420-8175/15856Parole chiave:
intercultura, servizi educativi, infanzia, famiglie, formazioneAbstract
La prospettiva interculturale è al centro del dibattito contemporaneo e spinge i professionisti dell’educazione a tener conto delle trasformazioni identitarie, simboliche, culturali degli ambienti di vita in cui crescono i bambini. In particolare, i nidi d’infanzia, sempre più spesso contesti educativi multiculturali, sono luogo di incontro e confronto tra modelli familiari e pratiche di cura differenti. Il confronto con l’altro - sia esso genitore, madre, padre, donna, uomo, autoctono, immigrato o il cosiddetto straniero in senso lato - richiede ai professionisti dell’educazione di pensare alla differenza non solo in termini etico culturali, ma anche esistenziali e educativi. La sfida è realizzare pratiche di partecipazione diversificate, ma soprattutto rispettose, riflessive e sostenibili per tutti i genitori (autoctoni e immigrati). Le diverse istituzioni sono così chiamate a costruire insieme progetti educativi efficaci, con l’obiettivo di promuovere il well-being delle future generazioni. A partire da un intervento formativo rivolto alle educatrici di particolari contesti socioeducativi (nidi d’infanzia), l’articolo propone una riflessione sulle diverse competenze che queste ultime devono avere per interfacciarsi efficacemente con le famiglie.
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