L’inclusione scolastica passa anche dalla lingua: il romané tra identità, status e curricoli
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2420-8175/12962Parole chiave:
romané, riconoscimento, inclusione scolastica, esperienze locali, dimensione interculturaleAbstract
Sullo sfondo degli sviluppi avvenuti nel campo della valorizzazione del plurilinguismo e della promozione dell’intercultura in Europa, il presente contributo si propone di conversare con il romané, la lingua dei Rom, sotto forma di una riflessione pedagogica che si sofferma sul suo impiego in ambito educativo. Ripercorrendo le gradazioni della sua vitalità e riconoscimento, la trattazione approda all’impegno di includere questa lingua minoritaria – non sempre riconosciuta come tale – nei materiali didattici, nelle attività curricolari e negli interventi formativi extracurricolari. Si giunge, in tal modo, alla realtà italiana: rilevando l’importanza delle esperienze locali, parte dei contenuti, derivati da uno studio empirico, si dedica a quanto maturato in ottica interculturale nella città di Firenze sul piano di promozione linguistico-culturale del romané. Oltre a documentare l’esperienza, l’intento è quello di contribuire alla modellizzazione pedagogica di paradigmi operativi attenti alle diversità e volti a potenziare l’inclusione scolastica delle minoranze, con particolar riferimento ai collettivi Rom, avvalendosi del loro strumento linguistico.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2021 Zoran Lapov
Questo lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.