L’intersezionalità come contributo teorico-metodologico nella ricerca con/per/sui bambini e l’infanzia nei contesti interculturali
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2420-8175/17730Parole chiave:
intersezionalità, femminismo nero, ricerca, infanzia, educazioneAbstract
In Brasile, l’infanzia è costruita su una storia razzista, sessista e classista e gli studi su di essa sono intricati in questa realtà (Arroyo, 2018). In questo contesto, l’epistemologia femminista nera intersezionale ha conquistato spazi politici e accademici promuovendo dibattiti per comprendere i meccanismi di esclusione e le disuguaglianze sociali. Sulla base di ciò, questo saggio cerca di discutere leintersezionalità come approccio teorico-metodologico per analizzare le relazioni razziali e di genere nella ricerca sull’infanzia con/per/sui bambini in contesti interculturali, articolandosi nelle discussioni di ricercatori afro-brasiliani (Bairros, 2008; Carneiro, 2011; Gomes, 2019; Gonzalez, 1983; Silva, 1998) e afro-americani (Collins, 1990; Crenshaw, 2002; Davis, 2016; hooks, 2018; 2020), tenendo conto della vita dei bambini e dei modi di produrre ricerca. Il lavoro svolto da una prospettiva intersezionale (Pereira, 2020; Santiago, 2019) aiuta i ricercatori e sottolinea che nelle relazioni che si stabiliscono nella vita quotidiana dell’educazione della prima infanzia emergono situazioni che fanno riferimento non solo alla subordinazione dei bambini agli adulti, ma anche al razzismo, al sessismo e all’oppressione di classe, ed è insufficiente analizzare le esperienze in questo spazio da uno solo di questi poli.
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