Call for Papers Vol. 22 N. 1/2024 - Antirazzismo ed educazione interculturale
Dossier coordinato da
Flavio Santiago (Universidade Federal de Juiz de Fora/ Universidade de São Paulo – Brazil);
Maria Walburga dos Santos (Universidade Federal de São Carlos – Brazil);
Katia Cristina Norões (Universidade Federal do Sergipe – Brazil).
In contesti culturali diversi il termine “razza” assume significati differenti e peculiari. In Italia, diversi studiosi, rifacendosi ai riscontri scientifici prodotti dagli studi sulla genetica delle popolazioni e all’articolo 3 della Dichiarazione dell’Unesco sulla razza e sui pregiudizi razziali (1967), sottolineano come non solo le dottrine razziste siano prive di ogni base scientifica ma rigettano anche l’utilizzo della parola “razza” ancora gravata da contenuti ostili e di disprezzo (Cfr. per esempio: Lorenzini, 2017; Ben Jelloun, 2005). Tra altri, studiosi di genetica delle popolazioni come Luigi Luca Cavalli Sforza (2013) e Guido Barbujani (2006) decostruiscono il concetto di razza mostrando come esso non corrisponda ad alcuna entità scientificamente riconoscibile e sia inutile per comprendere le basi delle differenze biologiche e culturali entro l’umanità, delle quali pur si riconosce l’esistenza tra i gruppi umani. Diversamente, nei contesti anglofoni il termine “race” è ancora ampiamente impiegato, così come nel panorama accademico brasiliano, al quale i curatori del presente numero monografico afferiscono.
Nel corso della storia, in Brasile come in numerosi altri contesti locali, regionali, nazionali e internazionali, le differenze “razziali” sono state usate come giustificazione per la gerarchizzazione sociale, legittimando le relazioni tra dominanti e dominati. Il razzismo e la discriminazione su base etnica, somatica e culturale si sono sovente manifestati come fenomeni attivi, capaci di determinare fattori economici e regolare relazioni sociali (Mellino, 2016). Nelle società ad alto tasso di razzismo, si consolidano modi di vita e processi di soggettivizzazione che diventano elementi predominanti nella costruzione delle relazioni sociali. Molte pratiche quotidiane, apparentemente innocue, insegnano e impongono i privilegi e gli imperativi connessi all’essere bianchi e all’essere neri, spesso squalificando e disumanizzando alcuni gruppi, tra cui i “neri”, i Rom, i Sinti, i nomadi e gli indigeni, inclusi i bambini. Rimane quindi necessaria una riflessione in divenire su come pensare e organizzare i contesti educativi per promuovere azioni che sappiano contrapporsi al razzismo, agli stereotipi, ai pregiudizi e alla cultura della discriminazione. In questo senso, la presente call intende contribuire al dibattito in essere nel campo dell’educazione interculturale, per aiutare a comprendere e combattere il processo di gerarchizzazione razziale nelle sue molteplici dimensioni, considerando i diversi soggetti implicati.
Abstract entro il 15 settembre 2023
Si invitano le studiose e gli studiosi interessati a sottoporre all’attenzione del curatore e delle curatrici un abstract entro il 15 settembre 2023. Tale abstract, composto da un minimo di 300 e un massimo di 350 parole, deve contenere: (i) una presentazione dell'argomento supportata da bibliografia di carattere internazionale; (ii) la natura del testo (ricerche, studi e saggi, ecc.); (iii) una esposizione dell'argomento, adeguatamente motivata e supportata da bibliografia di carattere internazionale; (iv) la metodologia (nel caso di ricerche); e (v) brevi conclusioni.
Accettazione o rifiuto dell’abstract entro il 25 settembre 2023.
Il contributo completo dovrà pervenire entro il 15 dicembre 2023.
L’abstract, l’articolo in formato Word e i metadati devono essere caricati all’interno della piattaforma della rivista, tramite la procedura di submission guidata a partire dal link "Fai una proposta" che si trova nell'homepage della rivista https://educazione-interculturale.unibo.it/index e inviati agli indirizzi mail dei curatori del numero:
- santiagoflavio2206@gmail.com
- walburgaufscar@gmail.com
- katia.noroes@gmail.com
I contributi che supereranno positivamente i referaggi a doppio cieco saranno pubblicati nel Vol. 22 No. 1 (maggio 2024) della rivista Educazione Interculturale. Teorie, Ricerche, Pratiche.
La versione PDF della call è scaricabile cliccando qui.